Attacco a Cristo









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INDICE


        Presentazione.………………….……………………………………...................……...…5
      La Cristologia di Paolo……………………..………………………...................…...……7
    Il Figlio dell’Uomo……….…….……………….…………………........................……..27
  Il Figlio di Dio………………………………………………………........................……38
La Pietra……………………………………………………...……..............................…48
Il Mediatore……...……………………………………………….....………....…………51
Il monoteismo cristologico dei primi cristiani…………………….....…...……...……..55
La doppia natura di Gesù……………………………………….….........……...………61
     Filippesi 2:6-11…………………………………….…………………...……………...64
     Giovanni 1:1-18………………………………………………………………………..74
     Altri testi importanti dei Vangeli………..……………………………………………..89
     Gesù e il Trono Divino…………………………..…………………………………….101
     Il primo e l’ultimo………………………………...……………………………………102
La nascita verginale e la Cristologia………………………………………………...…..104
Gesù, Monoteismo, Trinità…………………………………………………….………...109
 

 
 
 
Presentazione


Negli studi teologici, e particolarmente nella teologia sistematica, lo studio della persona e dell’opera di Gesù prende il nome di "Cristologia". Ciò deriva dalla parola greca χριστός (christos), che è un aggettivo che significa "unto" (si trova 51 volte nella LXX), In particolare, la parola christos è generalmente usata nella LXX per tradurre l’ebraico מָשִׁיחַ (māšîaḥ - messia) usato per il re unto (1Sam. 24:7) o per il sacerdote (Lev. 4:3) o anche per una persona scelta da Dio per adempiere i Suoi scopi, come per esempio Ciro (Is. 45:1).

Nel Nuovo Testamento troviamo le parole Ιησους + Χριστός (iēsous + christos, "Gesù Cristo", 135 volte) come anche Χριστός + Ιησους (christos + iēsous, "Cristo Gesù", 95 volte). La parola christos si trova 295 volte. Ci sono anche altre combinazioni, ma sono meno usate, come per esempio Χριστός + κυριος (christos + kyrios, "Cristo Signore").

Nel libro intervista di Mauro Pesce e Corrado Augias, «Inchiesta su Gesù» (Mondadori, 2006), si presenta una tesi storica anti-cristiana, che, mediante la trasformazione della persecuzione nazista in un fatto «teologico», propone la sostituzione di Israele, messia collettivo, a Cristo nel ruolo di Redentore dell’umanità.

È un libro dove si nega il Cristianesimo alla radice. Si nega la Trinità di Dio, la divinità di Gesù, la sua incarnazione, la sua concezione verginale, il carattere redentivo della sua morte, la sua risurrezione, arrivando addirittura ad argomentare sulla presunta omosessualità che avrebbe legato Gesù e i suoi discepoli (p. 120).

Gesù sarebbe solo un ebreo contraffatto dalla Chiesa, un semplice uomo, poi divinizzato dai suoi seguaci. Questo perché tutti coloro che sottolineano troppo l’«ebraicità» di Cristo spesso lo fanno nel non dichiarato intento di negarne la divinità e di ridurlo a mero uomo, a un semplice insegnante.

La fede cristiana afferma che Cristo è vero Dio e vero Uomo, il Messia di Dio. Questa è l’affermazione che andremo a difendere e (di)mostrare.

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