Cicerone, un grande giurista del
passato, nella Repubblica scrive:
vera lex – recta ratio – nature congruens
(il vero diritto è
l’uso retto della ragione in conformità con la natura).
Questo lo diceva un pagano.
Ora, cosa accade quando la legge
naturale, che per gli antichi era divina ed eterna, contraddice la legge degli
uomini? Questo dilemma ha sempre appassionato le menti intelligenti. È Il caso
di Antigone, nella tragedia di Sofocle, dove una donna è costretta a scegliere
tra ubbidire alla legge degli uomini o la legge naturale che è dentro la
coscienza di ognuno. Lei sceglie la sua coscienza e viene condannata a morte,
ma è interessante il dialogo quando il re Creonte dice:
-
Come hai osato
violare questa legge?
-
(lei risponde candidamente). Tu sei un mortale come me e i tuoi decreti non possono contraddire le leggi non scritte e immutabili degli
dei che non sono né di ieri né di oggi, ma di sempre.
Ricordiamo il discorso di Pericle
agli ateniesi (431 aC):
-
Ateniesi,
concittadini, noi siamo stati educati ad ubbidire al potere, a ubbidire alle
istituzioni, a ubbidire ai governanti, a ubbidire alle leggi, ma soprattutto a
quelle leggi non scritte la cui
violazione tutti considerano vergognoso.
Oggi il pensiero giuridico dice: Quando
una legge viene approvata dallo Stato, deve essere ubbidita da tutti senza
eccezioni, senza obiezione di coscienza.
Non è un problema di democrazia o
dittatura. Hitler è andato al potere democraticamente. La democrazia non è un
sistema perfetto, soprattutto non è un sistema cristiano. Non può essere la
maggioranza parlamentare di un determinato periodo storico a stabilire ciò che
è bene e ciò che è male, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che è vero
e ciò che è falso. Non tutto ciò che è legale è giusto!
La medicina nasce in Grecia, con
Ippocrate. Quest’uomo è conosciuto per aver
stilato il famoso giuramento di Ippocrate. Faceva giurare ai giovani medici, in
maniera solenne, che non avrebbe mai somministrato un
pharmakon thanàsimon oudeni aitētheis
(un farmaco mortale
neppure se richiesto)
oudè gynaiki pesson psthorion dōsō
(non avrebbero mai dato a una donna un abortivo)
diatērēsō (vivrò) bion ton
emon kai technēn tēn emēn (la mia vita e la mia professione di medico) agnōs de kai osiōs (in maniera santa e
pura).
No eutanasia, no aborto! Tutto
questo non esiste più. Il pagano Ippocrate era molto più vicino alle leggi di
Dio di molti pseudo cristiani di oggi.
Una poesia del giovane ebreo Karl
Marx:
Il titolo: «Menschenstols»
(orgoglio umano). Guardate che cosa scriveva questo ragazzo:
Sdegnosamente, getterò il mio guanto
in faccia al mondo
e vedrò crollare questo gigante pigmeo
la cui caduta non spegnerà il mio ardore.
Poi come un Dio vittorioso andrò alla ventura
tra le rovine del mondo
e, dando alle mie parole potenza di azione,
mi sentirò uguale al Creatore.
Chi vi ricorda? E quando il
destino ha dato a questo giovane ebreo tedesco la possibilità di dare azione
alle sue parole e sentirsi uguale al Creatore ha creato quella mostruosità che
si chiama comunismo (=campi di concentramento, schiavitù, fame, e soprattutto
morte nei gulag). Questo accade quando l’uomo si sente uguale al suo Creatore.
IL MONDO NUOVO di Aldous Huxley.
(1931)
Quest’uomo profetizzò esattamente
quello che sta succedendo adesso. Ipotizzava (nel 1931) un mondo governato da
un governo mondiale, che manipolava le persone senza che le persone si
accorgessero di essere manipolate. Funzionava così: gli individui venivano
creati in provetta attraverso la fecondazione artificiale, i bambini venivano
educati dai funzionari dello Stato nei laboratori dove venivano creati perché
la famiglia non esisteva, era abolita, la parola padre e madre erano vietate
per legge.
Le ragazze quando raggiungevano
la pubertà portavano con orgoglio una cintura, si chiamava cintura malthusiana con
la dose giornaliera di antifecondativo (nel 1931 la pillola ancora non era stata
inventata!) e se qualcosa andava male c’era un edificio bellissimo, una torre
rosa, il centro aborti che si illuminava il martedì e il venerdì quando praticavano
gli aborti. Il sesso serviva solo a divertirsi perché a procreare ci pensava lo
Stato. La fedeltà era qualcosa di moralmente riprovevole, la promiscuità era un
obbligo perché nessuno doveva avere una relazione particolare affettiva. Gli
anziani arrivavano a 60-70 anni e non invecchiavano mai, avevano sempre le
stesse fattezze e gli stessi desideri dei ventenni, e quando si stancavano di
vivere ricorrevano tranquillamente all’eutanasia. Tutto questo serviva, dice
Huxley nel 1931, perché la gente avesse soltanto tre ragioni per vivere: il
piacere, il divertimento, e lo shopping. Tutti al centro commerciale 1931.
Per raggiungere tutto questo il
potere distribuiva la soma, una
sostanza (droga-farmaco) affinché la gente uscisse dalla dimensione reale ed
entrasse in una dimensione virtuale e non pensasse. (Oggi è internet e
telefonini!!!).
· L'eutanasia
di Alessandra
L'eutanasia di Alessandra
Un'insegnante di 46 anni ha
deciso di ricorrere al suicidio assistito in Svizzera, ma era solo depressa. La
Procura ha aperto un'inchiesta
Senza dire niente ai parenti sparisce. Martedì va in
Svizzera, mercoledì visitata, giovedì fatta fuori. La cosa interessante è che
non solo ha speso 10 mila €, ma la clinica risulta essere erede dei suoi beni
per testamento.
C’è una scelta agghiacciante di chi fa queste cose: non
tiene conto di chi resta.
«Guardandolo pianificare la sua morte, mentre io avrei voluto ancora più
tempo per stare con lui, è stato spaventosamente traumatico. I promotori del
suicidio assistito non considerano quanto questa cosa sia terribile per coloro
che restano. A me non interessava in che stato si trovasse Simon, era comunque
mio marito a prescindere dal fatto che fosse o meno su una sedia a rotelle.
Le ragioni poste a sostegno della suicidio assistito non sono mai così
facili da capire. Mi sono spesso sentita dire: “Questa è una scelta di Simon,
si tratta della sua vita”. Ma è proprio vero? Quanto della sua vita è anche
mia?
La vita di questa donna è stata
particolarmente colpita. Qualche hanno prima gli era morta una figlia, 18enne,
malata di cancro, ma che aveva deciso di vivere fino all’ultimo minuto della
sua esistenza.
Circondata dall’affetto di amici
e parenti aveva dato un senso alla sua morte. La mamma descrive così gli ultimi
momenti insieme a sua figlia:
«Alla fine la sua morte è stata dolce, serena, accompagnata in casa,
negli ultimi momenti di vita ero seduta accanto a lei e la stringevo tra le mie
braccia, accarezzavo la sua testolina, in quei momenti Cloe mi diceva che era
felice. Pur in quelle drammatiche circostanze anche io mi sentivo felice. Ho
sperimentato l’amore al suo livello più profondo».
Allora, la domanda è: quale morte
è stata più degna, quella del marito, solo in una fredda clinica svizzera, o
la morte di sua figlia circondata dall’affetto, dall’amore di amici e parenti e
che è riuscita a dare una testimonianza di cosa significa davvero morire
degnamente.
Ora, il concetto pericoloso sul
quale dobbiamo stare molto attenti, è che se noi facciamo passare l’idea che la
morte può diventare una terapia, questa roba è devastante. È un piano inclinato
che non ha un limite. Non bisogna essere dei profeti, andiamo a vedere che cosa
accade nei paesi che già hanno queste leggi.
Partiamo dall’Olanda. La media
giornaliera delle persone che oggi in Olanda vengono soppresse per eutanasia è 18. Nel 2018 ci sono stati 6585 casi di eutanasia.
Naturalmente i primi a pagare il
prezzo di questo cinismo sono i poveri, i soli, i più deboli della società,
quelli che non hanno famiglia.
Se qualcuno fosse orgoglioso di
non essere cattolico ma evangelico, sappiate che in Olanda i barboni, gli
homeless, ecc., non hanno nessunissimo scampo. Le persone hanno un
atteggiamento di paura quando vanno in ospedale, non c’è più il rapporto
fiduciario paziente-medico.
Siccome non c’è più un limite, il
passaggio successivo è stato quello dei depressi. Chi è depresso, in Belgio,
può tranquillamente ricorrere all’eutanasia. Persone depresse che chiedono allo
Stato di essere soppresse e lo Stato le sopprime. Ora la domanda è: Che razza
di società è? Che razza di civiltà è quella che di fronte a un grido di dolore,
un appello di aiuto (questo è il depresso) l’unica soluzione che ti sa offrire
è una puntura di pentobarbital per toglierti dalle scatole? Come se 2000 anni
di cristianesimo siano passati per niente!
Questa è Noa Pothoven. 17 anni,
una minorenne. Stuprata, ha chiesto l’eutanasia. L’unica risposta che la
società olandese è riuscita a dare a questa minorenne, sapete qual è? Una
equipe medica a casa sua per accompagnarla e assisterla nel suo viaggio di
morte. Una minorenne! Nell’indifferenza agghiacciante della società olandese.
Perché è pericoloso tutto questo?
Perché non ha limite! Sapete di cosa si sta discutendo adesso in Olanda, dopo i
depressi? Una nuova forma di eutanasia, per stanchezza esistenziale, si chiama
eutanasia per voltooid leven, vita compiuta. Cioè uno arriva a 60-70
anni, perfettamente sano, senza malattie, si sente inutile e decide che la sua
vita è finita, non vuole essere più un peso per la società e quindi…
Il ministro della sanità Edith
Schippers ha scritto una lettera al Parlamento in cui presentano questa
proposta di legge, dove addirittura si propone una nuova figura professionale,
una specie di assistente sociale preparato in “suicidio assistito”.
Edit Schippers
Se non c’è limite, chi può
impedire al potere, per esempio, di mettere per legge l’eutanasia a 60 anni? O a 50 anni? O a una qualunque altra età? Non ci sarebbe nessun altro tribunale di
riferimento. Se lo Stato ha un potere senza limiti, ha anche il potere di
determinare quanti figli devi avere e come devono essere, e può anche stabilire
fino a quando tu puoi vivere. Ditemi perché no? Ditemi perché no senza la
prospettiva di un limite?
Tutto questo avviene in nome di
una falsa compassione. La compassione cristiana invece è quella del buon
samaritano, che si prende cura di chi ha bisogno, non lo lascia morire!!!
A proposito di compassione, che
cosa fa più compassione nel vedere un bambino che soffre? Infatti in Belgio è
stata approvata la legge sull’eutanasia infantile. Ci ricordiamo poi tutti i
casi di Charlie Gard e Alfie Evans, uccisi dal volto sinistro e cinico della
giustizia puritana britannica:
Il giudice dell’Alta Corte di
Londra Anthony Paul Hayden dichiarò che la vita di Alfie era “futile”, “inutile”. “Non andava bene
dargli del cioccolato”, come ha fatto la mamma per vedere se il bambino
reagiva, ha detto il giudice perché “il
cioccolato sporca, interferisce con l’igiene dell’ospedale”.
Quando il potere riesce a far
coincidere la coscienza individuale delle persone con quella del potere, allora
il potere ha vinto.
Se non c’è un limite per
determinare le cose, questo limite lo deciderà il potere, e lo alza e lo
abbassa quando vuole e come vuole.
Chi può decidere se un bambino
deve vivere o no?
Mille anni fa (18/07/1013) nasce
in Germania un bambino tetraplegico, tutto paralizzato, quello che il mondo
conoscerà come Hermannus Contractus (Ermanno lo Spastico). I genitori affidano
il bambino a quelli che in quel tempo rappresentavano il welfare, anzi coloro
che avevano inventato il welfare, i monaci benedettini. I monaci accolgono
questo bambino e lo trattano come tutti gli altri. A un certo punto i monaci si
rendono conto che questo bambino ha una intelligenza superiore alla media. Lo
fanno studiare, e impara il latino, il greco e l’arabo, e scrive moltissimi
libri, tra cui anche trattati di astronomia.
Perfino l’imperatore Enrico III e
il Papa Leo IX vanno a trovarlo per vedere con i loro occhi questo genio che
viveva in una condizione di permanente dolore, e in questa condizione di
permanente dolore compone degli inni religiosi di straordinaria bellezza, il
Salve Regina e l’Alma Redemptoris Mater. Quando nel Salve Regina si dice “a te
sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime”, lui si riferiva
alla sua condizione. L’unico canto che ancora si continua a cantare dopo 1000
anni è stato composto – musica e parole - da un handicappato.
Oggi la sua vita - nei paesi protestanti - sarebbe stata
considerata indegna di vivere e sarebbe stato soppresso. Pensate a quanti geni
possono essere stati soppressi.
Nessun commento:
Posta un commento