martedì 9 febbraio 2021

IL FRUTTO DELLO SPIRITO: PAZIENZA

Galati 5:22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé;

Arriviamo a questo frutto dopo i primi tre, amore, gioia e pace che non abbiamo ancora visto, perché abbiamo fatto il cammino a ritroso, dal meno al più. Sta crescendo la qualità del frutto, stiamo arrivando a qualche cosa di sempre più grande, notevole.

In italiano la parola pazienza è collegata al patire, è la capacità di saper soffrire.

Il testo greco usa il termine makrothymìa. Makro vuol dire grande, thymìa è collegata al termine thymos, e indica l'animo, la parte interiore dell'uomo, la sorgente del proprio essere, non nel senso troppo spirituale ma nel senso esistenziale, cioè io ho un animo. Infatti noi abbiamo i termini italiani che usano la parola animo/anima. Quando diciamo anima diciamo qualcosa di molto spirituale, quando diciamo animo diciamo qualcosa di un po' meno spirituale. Abbiamo le parole malanimo, o magnanimo. Ecco esattamente che cosa vuol dire la parola makrothymìa, è la parola magnanimo in italiano.

Noi abbiamo la pazienza come una realtà che è correlata alla magnanimità. Allora, che cosa vuol dire essere magnanimi. Cosa vuol dire avere un animo grande. I sinonimi di magnanimità sono: generosità, liberalità, munificenza, nobiltà d'animo. I contrari sono: grettezza, meschinità, inclemenza, inflessibilità, spietatezza, bassezza.

Dunque, quando noi parliamo di pazienza, tolleranza, parliamo di una realtà che è in relazione all'altro. Cioè non esiste un tollerante se non c'è qualcosa da tollerare, non abbiamo nessun generoso se non c'è nessuno oggetto di generosità. Noi abbiamo a che fare con un tipo di frutto dello Spirito che è una grandezza della propria anima, è la capacità, in fondo – ed è per questo che viene tradotta come pazienza – di dare all'altro il tempo, di dare all'altro spazio, di dare all'altro possibilità.

Vediamo la mansuetudine quando qualcuno non reagisce alla violenza, vediamo la calma quando una persona non si lascia prendere dalla fretta o dall'ansia. La magnanimità è la capacità di avere pazienza di fronte agli errori altrui. È l'atto per cui una persona dà al prossimo la possibilità di riprendersi, di pentirsi, di ravvedersi, di calmarsi.

La radice di tutto questo è Dio, e infatti abbiamo a che fare con il frutto dello Spirito, cioè con qualcosa che deriva dallo Spirito Santo. Lo Spirito Santo che entra nell'uomo, cosa fa? Gli parla di Dio. Gesù dice: Quando verrà lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà. Che cos'è di Cristo, che cos'è di Dio?

Ebbene nell'Antico Testamento è interessante notare che la parola magnanimo è una qualità di Dio che Dio dà di se stesso. Dio si proclama lento all'ira. Ha un'ira lenta Dio, l'ira non gli parte facilmente

2Pietro 3:9 Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi.

Dio è colui che non ci tratta secondo i nostri peccati, ma è lento all'ira, ricco di misericordia. Una domanda interessante è: Perché Dio ci dà tempo per pentirci? Perché nei nostri confronti è paziente? Risposta facile e semplice: Perché Lui di tempo ne ha tanto. Perché Lui non guarda al tempo, guarda a noi.

Perché noi non abbiamo pazienza con il prossimo? Perché per noi il tempo finisce, perché noi non possiamo dare tanto tempo perché non ne abbiamo. Perché anche se accetto che tu in futuro possa anche ravvederti, io non ho tutto questo futuro da gestire. Allora, se non sto dalla parte di Dio che è eterno, io sono schiavo del tempo, ho un animo piccolo compresso dalle mie ansie, io devo farti cambiare subito, ed ecco perché le persone sono impazienti, premono, spingono gli altri, perché se io ti do il mio tempo non ho altro in cambio. 







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