giovedì 16 maggio 2019

FORMULA BATTESIMALE


Dovremmo battezzarci "nel nome del Padre,
del Figlio, e dello Spirito Santo" o "nel nome di Gesù"?


La forma corretta del battesimo è nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo come Gesù designò in Mat. 28:19, "Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo". Il chiaro comandamento di Gesù è di battezzare in questo modo. Ma, se è così, allora perché ci sono tanti esempi nel Nuovo Testamento in cui le persone venivano battezzate "nel nome di Gesù"?

• Atti 2:38, "E Pietro a loro: Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo".
• Atti 10:48, "E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro"
• Atti 19:5, "Udito questo, furono battezzati nel nome del Signor Gesù".

La ragione per cui battezzavano "nel nome di Gesù" non è perché era una formula, ma perché la frase "nel nome di" significa "nell'autorità di". Possiamo vedere la prova di ciò in Atti 4:7- 10,

"E fatti comparire qui in mezzo Pietro e Giovanni, domandarono: Con quale potestà, o in nome di chi avete fatto questo? Allora Pietro, ripieno dello Spirito Santo, disse loro: Rettori del popolo e anziani, se siamo oggi esaminati circa un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com'è che quest'uomo è stato guarito, sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che ciò è stato fatto nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; in virtù d'esso quest'uomo comparisce guarito, in presenza vostra".

I capi giudei  hanno chiesto "con quale potere, o in nome di chi avete fatto questo"? Pietro risponde e dice che era "nel nome di Gesù", che avevano guarito. In altre parole, "nel nome di Gesù" significa che è per il potere e l'autorità di Gesù Cristo. Possiamo vedere questo uso in molti luoghi nel Nuovo Testamento.

• Atti 3:6 "Ma Pietro disse: Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho te lo do: Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno; cammina!"
• Atti 16:18, "Così fece per molti giorni; ma essendone Paolo annoiato, si voltò e disse allo spirito: Io ti comando, nel nome di Gesù Cristo, che tu esca da costei. Ed esso uscì in quell'istante".
• 1Cor. 5:4,5: "Nel nome del Signore Gesù, essendo insieme adunati voi e lo spirito mio, con la potestà del Signor nostro Gesù, ho deciso che quel tale sia dato in man di Satana, a perdizione della carne, onde lo spirito sia salvo nel giorno del Signor Gesù".
• 1Cor. 6:11, "E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell'Iddio nostro".
• Efes. 5:20, "rendendo del continuo grazie d'ogni cosa a Dio e Padre, nel nome del Signor nostro Gesù Cristo".
• 2Tess. 3:6, "Or, fratelli, noi vi ordiniamo nel nome del Signor nostro Gesù Cristo che vi ritiriate da ogni fratello che si conduce disordinatamente e non secondo l'insegnamento che avete ricevuto da noi".

Come possiamo vedere, "nel nome del Signore Gesù" e "nel nome di Gesù" significa "nell'autorità di Gesù". Pertanto, quando qualcuno viene battezzato, viene battezzato nel nome di Gesù; cioè, dall'autorità di Gesù. L'espressione "battezzare nel nome di Gesù" non significa che quei credenti usavano questa formula: quelle parole servono solo a identificare il battesimo cristiano. Pertanto, nel corretto battesimo nel nome di Gesù, si deve dire: "Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo", proprio come Gesù ci ha comandato di fare.

Ed ecco uno studio del problema in prospettiva esegetica, che servirà a chiarire l'argomento. 

Per capire in quale senso Atti 2:38, 10:48 e 19:5 usano la frase in questione, occorre scoprire la giusta interpretazione della parola nome. Il termine greco ―onoma- nella Scrittura sottintende: autorità, rango, carattere, maestà, potenza e tutto quello che un nome può esprimere. L'espressione greca tradotta "nel nome" può essere tradotta nei modi seguenti:
 
a."con l'autorità di...": Chiunque riceve un cotal fanciullo nel nome Mio, riceve me (Mat.18:5). Significa che chiunque accoglie un fanciullo sulla base dell'autorità di Gesù, riceve Lui.

b."Nella potenza di...": Signore anche i demoni ci son sottoposti nel Tuo nome (Luca 10:17), cioè nella potenza del Tuo nome.

c."Sulla confessione di...": Da allora... Saulo... predicava con franchezza nel nome del Signore (Atti 9:28), cioè riconoscendo o confessando il Signore Gesù.

d."In riconoscimento della maestà di...": Ovunque due o tre son radunati nel nome Mio...  (Mat. 18:20), cioè riconoscendo la maestà di Gesù.

e."Nell'identificarsi con...": Se siete perseguitati per il nome di Cristo beati voi... perché vi identificate con Cristo. 

Per meglio comprendere i testi che parlano del battesimo nel nome di Gesù, si noti ancora il significato delle preposizioni greche epì ed eis, usate rispettivamente in Atti 2:38 e Atti 19:5. La preposizione epì significa su, sopra, in vista di, in direzione di, quanto a, e la preposizione eis può tradursi in, verso, con l'idea di direzione. Dunque Atti 2:38 potrebbe essere tradotto anche: ciascuno di voi sia battezzato "a causa della fede in Gesù" oppure "in relazione alla vostra fede in Gesù" o ancora più semplicemente "sulla confessione della vostra fede in Gesù". 

Nel capitolo 3 degli Atti leggiamo della guarigione dello zoppo: da questo episodio si comprende il valore e il significato delle parole "nel nome di Gesù". L'apostolo Pietro pronuncia questa espressione per la guarigione dello zoppo: "Nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, cammina!", ma immediatamente spiega che non è una formula magica, infatti precisa: L'Iddio dei nostri padri ha glorificato il Suo Servitore Gesù (...). E per la fede nel Suo nome, il Suo nome ha raffermato quest'uomo che vedete e conoscete (Atti 3:6, 12-16). "E per la fede nel Suo nome": non basta pronunciare semplicemente il nome di Gesù, occorre avere fede in Lui; ed essere battezzati nel suo nome significa appunto confessare tale fede in Lui. 

Una ulteriore prova che l'espressione "nel nome di Gesù" non costituiva una formula battesimale è data dal fatto che, nel libro degli Atti, questa espressione appare con delle varianti: in Atti 2:38 e 10:48 troviamo "nel nome di Gesù Cristo", mentre in Atti 8:16 e 19:5 l'espressione diventa ― "nel nome del Signore Gesù". Sarebbe assurdo che nella chiesa dell'era apostolica fossero in uso due diverse formule battesimali, o perfino tre se si pensa, com'è logico pensare, che forse alcuni usavano la formula trinitaria.  

Da quanto abbiamo visto, è chiaro che nel libro degli Atti non si vuole dare la formula battesimale, si vuole soltanto identificare il battesimo cristiano e distinguerlo da altri battesimi praticati presso i Giudei. Al contrario, le parole di Gesù in Mat. 28:19 sono chiaramente una formula prescritta dal Maestro. Esse contengono e riassumono il pensiero e il linguaggio sparso in tutto il Nuovo Testamento, riguardante la natura Trina di Dio; Gesù voleva il loro uso come formula per il battesimo, perché erano intese a stabilire la dottrina della Trinità. Chi pratica il battesimo con la formula trinitaria obbedisce ad un esplicito comando del Signore. 

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